Walter Ciusa (1906-1989), laureato in Chimica, è stato assistente (allora esistevano ancora) di Merceologia a Bari dal 1928 al 1931 quando l’Istituto era diretto da Giuseppe Testoni (1877-1957); è stato poi assistente di Merceologia nell’Università di Bologna fino al 1947 quando è tornato a Bari come professore di ruolo.
Erano anni ruggenti, di ricostruzione di quanto distrutto dalla guerra, ma anche di grandi speranze; l’Istituto di Merceologia di Bari si trovava nell’attico del palazzo della Facoltà di Economia e Commercio, sul lungomare, e il laboratorio chimico aveva ancora le tracce dell’occupazione da parte dell’esercito inglese che lo aveva usato dopo la Liberazione di Bari nel 1943 per le proprie analisi.
Le riviste erano poche, anche se la biblioteca possedeva ancora libri e preziose collezioni raccolte dai professori che si erano succeduti a insegnare Merceologia dal 1886 in avanti; esisteva un ricco Museo merceologico; le apparecchiature erano antiquate; alcune erano ancora quelle che Ciusa aveva usato da assistente, anni prima. Il personale era poco, un assistente, Giuseppe Adamo, un ”tecnico”, Francesco Di Taranto, un “bidello” (mi viene da sorridere usando questi termini antiquati, di una università ormai scomparsa, ma che era tutt’altro che arretrata).
Eppure, anche in quelle condizioni di fortuna, Ciusa, con due libri fondamentali, pubblicati nel 1948 e nel 1954 --- "I cicli produttivi e le industrie chimiche fondamentali", e “Aspetti tecnici ed economici di alcuni cicli produttivi" --- ormai purtroppo introvabili, impresse una svolta decisiva nel campo della Merceologia. Questa disciplina, insegnata per lo più da chimici nelle Facoltà di studi economici, per molti decenni si era arenata nella descrizione pura e semplice delle merci; Ciusa indicò che essa doveva dedicarsi piuttosto all’analisi dei “cicli produttivi”, intesi come processi di trasformazione delle risorse naturali in prodotti commerciali, da studiare nei loro bilanci di materia e di energia, con particolare riferimento al ruolo che il riutilizzo di scarti e sottoprodotti ha e avrebbe avuto nello stimolare innovazioni tecnologiche. Con questa impostazione il prof. Ciusa anticipava i problemi che sarebbero diventati centrali, alcuni decenni dopo, negli studi che si sarebbero chiamati “ambientali”.
Fra le molte ricerche sperimentali nel campo strettamente merceologico si possono ricordare quelle condotte da Ciusa su nuovi metodi di analisi fluorimetriche per svelare le frodi, che stavano dilagando negli anni cinquanta del Novecento, di molti prodotti commerciali, fra cui gli oli di oliva e le paste alimentari.
Ciusa fu poi chiamato come professore ordinario di Merceologia nell’Università di Bologna, dove rimase fino alla pensione. Professore emerito, medaglia d’oro dei benemeriti della cultura, membro di varie accademie scientifiche fra cui quella Pugliese delle Scienze di Bari e quella delle Scienze di Bologna, merita di essere ricordato per molti contributi di avanguardia, come una interessante e originale analisi del “valore” delle merci, soprattutto alimentari, sulla base delle caratteristiche chimiche ed energetiche, anche in questo caso anticipando le ricerche sul valore in unità fisiche, che sarebbero state affrontate, da molti altri, negli anni successivi. In alcune ricerche, inoltre, Ciusa scoprì e descrisse il ruolo della vitamina B1 nei processi di transmetilazione, con speciale riguardo al ruolo biologico dei metili e dei radicali liberi, oggi divenuti tanto di moda..
Come docente il prof. Ciusa ha stimolato e sostenuto, con grande generosità, i giovani collaboratori e assistenti, molti dei quali hanno successivamente coperto cattedre universitarie nelle Università di Bologna, Bari, Pisa, Pescara, Lecce e altre. Come pochi altri studiosi ha sempre incoraggiato le ricerche dei suoi allievi anche in campi “eterodossi” rispetto agli orientamenti tradizionali della Merceologia. Essendo stato suo assistente per molti anni, posso ben testimoniare il sostegno ricevuto nelle ricerche in campi come l’utilizzazione dell’energia solare e la dissalazione delle acque, temi che molti ritenevano estranei alla Merceologia; sarebbe stato necessario aspettare gli anni recenti per vedere riconosciuta l’importanza dei concetti di “merce-energia” e di ”merce-acqua” che Ciusa aveva anticipato decenni fa.
Nel suo lavoro il prof. Ciusa ha sempre prestato grande attenzione agli aspetti storici dei fenomeni di produzione e consumo delle merci. Nel 1961 ha fondato la Società Italiana di Merceologia. Gran parte degli scritti di questo importante studioso sono stati pazientemente raccolti nell’archivio biblioteca di storia contemporanea della Fondazione Micheletti di Brescia.
domenica 21 marzo 2010
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