venerdì 11 gennaio 2013

SM 3415 -- Lo spreco di cibo

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 31 gennaio 2012

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Le notizie di alcuni blocchi del trasporto stradale, nel gennaio 2012, hanno messo in evidenza che una parte, difficilmente quantificabile, delle derrate alimentari deperibili trasportate per strada si sono alterate e sono andate distrutte. E’ così apparsa la fragilità del “perfettissimo” sistema che ci condente, ogni mattina, di trovare pieni i banchi dei negozi, ogni giorno di far arrivare sulla nostra tavola gli alimenti sani e sicuri. Ciò è reso possibile grazie ad una lunga catena di eventi, un ciclo tenuto in moto da migliaia di persone nei campi, nelle fabbriche, nei camion, nei treni, nelle navi, che viaggiano giorno e notte, domeniche comprese, un ciclo in cui basta un piccolo intralcio per distruggere ricchezza alimentare e provocare guasti ambientali.

domenica 6 gennaio 2013

Persone della Merceologia: Giuseppe Testoni (1877-1957)

Walter Ciusa, Giuseppe Testoni (1877-1957)


Riproduco con una certa emozione il necrologio del prof. Testoni, scritto dal prof. Ciusa (http://chimica-ieri-e-domani.blogspot.it/2010/09/walter-ciusa-1906-1989-persone-della.html),
perché nel 1946 cominciai la mia avventura di chimico da studente proprio nell’Istituto di Merceologia diretto dal prof. Testoni, di cui Walter Ciusa era l’assistente. Io lavoravo prevalentemente con Ciusa che aveva l’incarico dell’insegnamento di Merceologia, ma ricordo questo alto signore dai capelli bianchi che, ormai fuori ruolo, veniva in Istituto e faceva gli esami. Ricordo una sessione di esami a cui partecipai, ormai laureato e fresco assistente di Merceologia, e il terrore che il prof. Testoni mi chiedesse di interrogare lo studente. (g.n.)


La notte del 18 giugno 1957 si spegneva, nella Sua abitazione di Bologna, Giuseppe Testoni, professore emerito di Merceologia e già Preside della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.

Il prof. Giuseppe Testoni era nato a Ravenna il 30 gennaio 1877 e si era laureato in Chimica Pura nell'Università di Bologna nel 1899. Era stato subito nominato Assistente nell'Istituto di Chimica Generale di Bologna, allora diretto dal grande Maestro Giacomo Ciamician, e si era subito distinto per le sue spiccate attitudini di sperimentatore, pubblicando lavori anche in collaborazione con i migliori allievi di Ciamician.

mercoledì 26 dicembre 2012

Il potere alle merci

XXI Congresso Nazionale di Merceologia --- 22-24 settembre 2004 --- Foggia
"Risorse naturali e sviluppo economico sociale. Contributi delle scienze merceologiche"

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Summary: "Commodity Power"


The social and economic development depend from the ability to produce and use commodities and material goods. The satisfaction of all the private and collective human needs, also of those apparently immaterial such as the movement, communication and familiar life, require physical goods.

The natural resources are the source of agricultural and mineral raw materials for the production of material goods, and the natural bodies --- air, water, soil --- are the receivers for residuals and wastes that form during the production and use of goods. The knowledge of the circulation "nature---commodities---nature" is essential for correct choices in the use of scarce natural resources and for the correct design of commodities and goods.

martedì 18 dicembre 2012

Sull'amianto

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 18 dicembre 2012 

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it 

Il 2012 è finito con il caso ILVA, ancora aperto nel conflitto fra lavoro e salute, e il caso Eternit, chiuso col processo in cui, a Torino, sono stati condannati i padroni della società che produceva lastre, coperture e tubi di amianto-cemento nelle fabbriche di Casale Monferrato, Rubiera (Reggio Emilia), Cavagnolo (Torino) e Bagnoli (Napoli); altre fabbriche producevano gli stessi manufatti col nome Fibronit a Bari e Massa Carrara. L’accusa è la responsabilità per la morte di migliaia di persone, operai ma anche cittadini esposti alle polveri di amianto che, respirate, provocano mesoteliomi, tumori che non perdonano.

martedì 11 dicembre 2012

Per una merceologia ecologica

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 11 dicembre 2012

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

“Il passato è prologo”, ammonisce Shakespeare, ed è vero perché gli eventi di oggi sono stati preparati e anticipati da simili eventi del passato. Questo vale in particolare per i problemi ambientali, come inquinamenti, erosione del suolo, violenza per la conquista delle risorse naturali scarse, conflitti occupazione-salute, per i quali dal passato abbiamo imparato ben poco. Da qui l’importanza della storia dell’ambiente, una disciplina troppo poco praticata e tanto meno diffusa nell’opinione pubblica.

venerdì 12 ottobre 2012

La Merceologia e un curioso problema filologico

https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxnaW9yZ2lvbmViYmlhfGd4OjdmNmI1NDc1YzFlY2E3Mjc

Karl Marx, nel I libro del "Capitale", spiega che la Merceologia, Warenkunde in tedesco, è la speciale disciplina che si occupa del valore d'uso, della utilità delle merci. In francese però non esiste una parola corrispondemte a Warenkunde/Merceologia e la prima, la più diffusa, traduzione italiana del "Capitale", quella pubblicata nel 1886 nella prestigiosa "Biblioteca dell'Economista", è stata fatta sulla traduzione francese di Roy del 1873. Per molti decenni i lettori italiani hanno perciò ignorato la definizione della Merceologia, come la pensava Marx.

Sarebbe stato necessario aspettare la traduzione, fatta dopo la Liberazione, del "Capitale" sull'edizione originale tedesca per riscoprire il pensiero originale di Marx. Nel frattempo, per decenni, "merce" è stata considerata parolaccia, associata al concetto di oggetto prodotto dal sistema capitalisrtico a fini di profitto, dimenticando che "dentro" ogni oggetto di scambio c'è anche un valore di utilità, un contenuto di natura, di energia e che proprio la Merceologia è la disciplina che di tale valore si occuopa, che tale valore spiega attraverso le analisi chimiche, la descrizione della provenienza, dei processi di produzione e delle proprietà fisiche.

sabato 22 settembre 2012

Il pile

Nuovo Consumo, 14, (149), p. 15 (settembre 2005) 

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

L’economia italiana è in crisi: importiamo a basso prezzo merci, tessuti, poltrone, materiale elettronico, e anche prodotti agricoli --- beni che finora abbiamo prodotto e venduto in tutto il mondo con successo. Si cercano e propongono rimedi, filtri alle importazioni, incentivi alla produzione italiana, ma, a mio modesto parere, alla crisi italiana contribuisce anche la limitata conoscenza, a livello popolare e diffuso, proprio della produzione delle merci; la pubblicità esalta i vantaggi di ciascuna marca e il prezzo sempre più basso e le prestazioni, ma troppo poco viene messo in evidenza il "contenuto" di lavoro e di innovazione fornito dai milioni di lavoratori e dalle migliaia di imprese diffuse nel territorio italiano. Si esalta la moda nel campo tessile o del cuoio, ma ben poco si parla dell'innovazione nei tessuti o nella concia o nella colorazione dei manufatti.