lunedì 18 giugno 2012

Il riciclo del legno

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 19 giugno 2012

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Qualche settimana fa (marzo 2012) si è tenuto a Bari un interessante convegno con esposizione intitolato “NuovaMente” organizzato dalla sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura e da Rilegno, Cial, Corepla, cioè le associazioni che per legge si occupano del riciclo dei materiali. Un aspetto meno noto di queste attività riguarda il riciclo del legno, differente dal riciclo degli altri materiali, a cui si pensa abitualmente nella raccolta differenziata del pattume, perché il materiale da riciclare viene da fonti che spesso sfuggono all’attenzione dei singoli consumatori. Si tratta degli imballaggio di legno, dai pallets alle cassette per la frutta, alle casse di legno, ma anche al legno usato nell’edilizia, a mobili e porte usati, per un totale di scarti di legno di circa 2 milioni e mezzo di tonnellate all’anno.

sabato 9 giugno 2012

Convegno su etichette e marchi nell'Università di Catania


La prof. Maria Teresa Clasadonte (clasadon@unict.it;  tel. 095-7537921) del Dipartimento di Economia e Impresa (in cui sono confluiti gli insegnamenti di Merceologia) dell'Università di Catania, ha organizzato, per la mattina di venerdì 29 giugno 2012, un convegno sul tema: "Le etichette, i marchi e le denominazioni ambientali per la sostenibilità dei prodottoi agroalimentari. Un contributo alla green economy".

Le considerazioni conclusive sono state esposte dalla prof. Maria Claudia Lucchetti del Dipartimento di Scienze Aziendali ed Economico-giuridiche (nel quale sono confluiti gli insegnamenti di Merceologia) dell'Università Roma 3. La prof. Lucchetti è anche presidente della Accademia Italiana di Scienze Merceologiche AISME.

Il comvegno si è svolto nell'Aula Magna del Dipartimento di Economia e Impresa in Corso Italia 55, 95129 Catania.

domenica 22 aprile 2012

18° Congresso Internazionale di Merceologia

Dal 24 al 27 settembre 2012 si svolgerà presso la Terza Università degli Studi di Roma, Via Silvio D'Amico 77, 00145 Roma, il 18° Simposio della IGWT, Internationale Gesellschaft für Technologie und Warenkunde http://www.accademiaaisme.it/igwt-2012/homepage.

Trascrivo il testo inglese del programma:

About the 18th IGWT Symposium
Technological innovation is one of the fundamental drivers of competitiveness for public and private organizations as well as for countries as it can be useful to create and deliver value in products and services by improving the effectiveness, efficiency and sustainability of operations and processes in an increasingly challenging environment.
The innovation process itself is changing with the use of new media and due to the globalization process which affects organizations of any size, sector and country.
The 18th IGWT Symposium will focus on the different aspects of the development of innovative strategies following a global approach which is characteristic of commodity science.
More specifically the topics examined will concern the relationship between technology, innovation and the following issues:
- sustainable production
- environmental management
- natural resources exploitation
- energy production and efficiency
- product quality, safety and traceability
- consumer information and protection
- business ethics and Corporate Social Responsibility
- quality management
- operations and process management
- research and development

The official language of the Symposium will be English.

Il precedente 17° congresso internazionale di Merceologia si era tenuto nel settembtre 2010 a Bucarest. http://notiziario-di-merceologia.blogspot.it/2011/02/15-congresso-internazionale-di.html

Il congresso internazionale si tiene di regola ogni due anni, alternato con i congressi nazionali di Merceologia, il cui ultimo, il 25°, si è tenuto a Trieste Udine dal 26 al 28 settembre 2011 col titolo: "Contributo delle Scienze Merceologiche per un Mondo Sostenibile".

lunedì 16 aprile 2012

Crescita, picco e declino delle merci


Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it


1.  La crescita o il declino degli affari e dell'economia di una impresa o di un paese, o dell'intera comunità mondiale, dipende dalla crescita o dal declino della produzione e dei consumi di beni materiali. Ogni unità monetaria dell'economia è, infatti, direttamente o indirettamente legata alla produzione e all'uso di merci e servizi; a loro volta i servizi --- informazione o salute, istruzione o abitazione, benessere e felicità --- sono legati alla disponibilità di beni materiali. Non è possibile conservare una buona salute se non si hanno
acqua e energia sufficienti, ospedali con le loro attrezzature, se non si ha cibo sufficiente. Non è possibile avere una vita dignitosa se non si ha una abitazione che a sua volta è fatta di cemento o legno ed è raggiungibile con mezzi di trasporto e attraverso strade; non si può ottenere una istruzione se non si ha una lavagna e un banco di legno, non sin possono curare le malattie se non c’è un ospedale con i suoi letti, e così via.

Qualsiasi attività economica è basata sull’estrazione di risorse fisiche dai corpi naturali, sulla loro trasformazione in oggetti utili che chiamerò “merci” e nella loro circolazione fra le persone impropriamente chiamati consumatori, perché in realtà non consumano gli oggetti acquistati ma li trasformano, in un tempo più o meno breve, in scorie e rifiuti che ritornano nei corpi riceventi naturali. Il processo, a ben guardare (e non potrebbe essere altrimenti) è del tutto simile a quelli che stanno alla base dalla vita nei grandi cicli naturali
produttori-consumatori-decompositori.

La maggior parte dei fenomeni economici si manifesta con la crescita, il raggiungimento di un picco e il declino della produzione delle merci, espressa come massa o numero per unità di tempo; in maniera analoga a quanto avviene nelle popolazioni di esseri viventi (1)-(11).

venerdì 6 aprile 2012

La Merceologia e la Chimica: cugine o sorelle ?

In: P.Riani (a cura di), “Fondamenti metodologici ed epistemologici, storia e didattica della chimica. Massa-Carrara 2003-2004”, Pisa, Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, 2005, p. 218-242
  
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Cugine o sorelle ? Quelle di cui stiamo cercando la parentela sono la merceologia e la chimica, due discipline, ma, direi, due modi di vedere il mondo, abbastanza imparentate anche se l'allontanamento si è fatto più visibile nel mondo accademico e col passare del tempo.

Fin dai tempi più antichi gli esseri umani hanno sentito la necessità di soddisfare i propri bisogni --- cibo, acqua, difesa del corpo contro il freddo, abitazione, movimento --- con oggetti materiali tratti dalla natura. Si trattava di vegetali o animali, di fibre tessili, di pietre, di sale ricavato dal mare; a mano a mano che le società umane si sono organizzate e che sono aumentati i bisogni, l'estrazione e trasformazione dei corpi della natura si sono fatte sempre più raffinate. D'altra parte ciascuna persona non poteva sapere tutto del mondo delle cose, però ciascuna ha raccontato ad altre quanto sapeva e ha appreso da altre le conoscenze sulla natura; forse è stato proprio questo scambio continuo che ha caratterizzato l'evoluzione degli esseri umani verso forme sempre più simili a quelle che conosciamo oggi.

sabato 3 marzo 2012

NPK i concimi

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 27 dicembre 2011

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

NPK, enne-pi-kappa, sono i simboli degli elementi chimici azoto, fosforo e potassio che sono presenti, in varie proporzioni, in tutti gli esseri viventi, vegetali e animali. Il comune serbatoio e unica fonte di rifornimento è il terreno da cui i vegetali li prelevano direttamente, mentre gli animali li ottengono attraverso il cibo. La vita di qualsiasi essere vivente prima o poi finisce e azoto, fosforo e potassio presenti nel suo organismo, ritornano al terreno come spoglie vegetali o animali; qui trovano una popolazione di organismi decompositori che si occupano di trasformarli, sempre più o meno rapidamente, in modo da renderli disponibili per “alimentare” altri vegetali, e poi altri animali, e così via. In un certo senso si può dire che in natura non esiste la morte ma soltanto un grande ciclo per cui ogni essere, alla fine della propria vita, alimenta un’altra vita.

giovedì 23 febbraio 2012

Un secolo di acciaio inossidabile

La Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 23 febbraio 2012

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

L’acciaio è il re dei metalli. Con la sua produzione mondiale di 1500 milioni di tonnellate all’anno è il metallo più prodotto e si pone al quarto posto fra le merci più importanti della Terra, dopo carbone, petrolio e gas naturale. L’acciaio ha dominato il progresso industriale e ha permesso di costruire torri, grattacieli e ponti che svettano nel cielo e che uniscono paesi e nazioni. L’aveva capito Giuseppe Giugasvili, il comunista georgiano che aveva scelto il nome dell’acciaio (Stahl in russo e in tedesco, steel in inglese) come proprio nome di battaglia, Stalin. Vari tipi di acciaio, leghe di ferro con piccole quantità di carbonio, sono stati prodotti nell’antichità e nel medioevo in modo empirico, ma solo nel diciannovesimo secolo gli studiosi hanno capito la complessità delle molte maniere in cui ferro e carbonio possono combinarsi e il ruolo che altri metalli, originariamente presenti come impurità nel ferro, hanno sulle proprietà finali dell’acciaio.