Villaggio Globale, 16, (59), settembre 2012 http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14618%3Amerci-sintetiche-e-merci-naturali&catid=1172%3Afra-sporco-e-pulito&Itemid=118&lang=it
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
L’acciaieria ILVA di Taranto è sporca; la lattina di conserva di pomodoro è pulita fino a quando sta nel negozio; la lattina di pomodoro vuota è sporca. La pasta alimentare che si trova nel negozio è pulita; gli escrementi in cui va a finire dopo il pranzo sono sporchi. L’esercizio si potrebbe ripetere infinite volte perché tutta la vita umana consiste nella transizione da cose pulite offerte dalla natura, a processi tecnici sporchi, a merci pulite, a rifiuti sporchi --- che talvolta possono riscattarsi con processi tecnici sporchi che producono merci riciclate pulite, e così via.
Nel mondo della natura non esiste sporco e pulito. Esistono soltanto cicli chiusi in cui tutto è pulito e in ordine perché ha il fine unico, importante, che è la vita; nella natura non esistono rifiuti o scorie e non esiste neanche la morte, ma solo un passaggio continuo di materia e di energia che ha come fine, appunto, la propagazione della vita nelle sue innumerevoli forme.